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Coaching e Mind Shifting 

Come imparare a controllare la tua mente per realizzare ciò che desideri 

CoachTania

– CoachTania – 

Psicologa, Mental Green Coach, Esperta di crescita, carriera, e leadership sostenibile. 

mind shifting potere mente controllo

E così stai cercando un cambiamento nella tua vita. Come cambiare lavoro, una relazione, perdere peso. Realizzare un sogno. 

Per quanto mi impegni, le cose non cambiano mai!

Oppure

Ormai le cose sono andate così: sarebbe bellissimo se solo potessi…!

O ancora

Non ho abbastanza tempo, soldi, conoscenze per realizzare ciò che desidero..

Quante volte hai ripetuto frasi come queste?

Quante volte hai provato frustrazione o rabbia perché – nonostante tutti i tuoi impegni – i tuoi desideri non si stessero realizzando?

La conosco bene questa fatica. Sentire di non essere al posto giusto, ma sentire anche di non essere in grado. 

Ci sono troppi ostacoli!

In fin dei conti tu stai facendo tutto bene! Stai lavorando sodo, ce la metti tutta ma i risultati non arrivano. 

Infelicità dentro, disconferma fuori.

Come si spiega? 

Forse non sai che tutto questo ha a che fare con un mindset, un modo di pensare. E rappresenta davvero la normalità.

Come noi pensiamo, a noi stessə e agli altrə determina anche il modo in cui poi ci esprimiamo e agiamo nel mondo.

Questi schemi di pensiero in particolare, sono generalmente il sottoprodotto di una radicata convinzione che lavora spesso a nostra insaputa (😫) e che ha a che fare con “come funziona la vita” in generale, e “come funziona la tua” in particolare (il tuo valore, le tue opportunità, i tuoi limiti). 

Mind shifting controllo mente

 Perché è così importante, il modo in cui penso?

Ciò che accade nella tua mente, è il fattore critico che fa la differenza tra chi riesce concretamente a realizzare i propri sogni, e chi invece non ce la fa. 

La tua intera esperienza di vita, dipende da cosa accade dentro la tua testa. Da come interpreti ciò che accade, da come ti parli, dalle lenti che indossi per osservare te stessə e la realtà. Le tue aspettative verso ciò che sei in grado o non sei in grado di fare, che meriti o meno di ottenere, determinano il grado di motivazione, determinazione, costanza, resilienza ovvero tolleranza a fallimenti e determinazione a proseguire. Ciò che ti accade fuori, è un riflesso di ciò che ti accade dentro. Ma se sei qui, tu questo già lo sai. 

Progredire è impossibile senza cambiamento, e chi non cambia la propria mente, non cambia nulla

– George Bernard Shaw –

Se vuoi dunque vedere un cambiamento fuori, devi partire da ciò che ti dici dentro. Proprio in questo momento ad esempio, le cose che ti stai dicendo potrebbero determinare il tuo successo o insuccesso, favorendo il tuo cammino oppure impedendoti di vedere il prossimo passo da muovere. 

“No Tania, la verità è che ci sono mille ostacoli oggettivi al cambiamento. Problemi e limiti reali che non sono solo nella mia testa”.

Lo so, è una validissima obiezione.

Eppure, se stai ancora leggendo, è perché da qualche parte dentro di te senti la verità di ciò che ti sto scrivendo. Senti che c’è qualcosa che ti riguarda, qui. E certamente non vuoi davvero arrenderti a questo stato di cose. Vuoi stare meglio. Vuoi essere felice.

Da dove cominciare?

Il primo passo: riconosci i tuoi schemi

Parti da qui, ora. Riconosci che c’è un sistema di schemi di pensiero nella tua testa che ti sta trattenendo. Quello che Nathalie Thompson definisce il tuo Minsdet 1.0, quello attuale, limitante e boicottante, che non ti permette di realizzare ciò che desideri. A causa di questo sistema di schemi, oggi la tua attenzione va prevalentemente sui limiti e sugli ostacoli della tua attuale situazione, impedendoti anche solo di notare tutte le opportunità che ti circondano, le strategie alternative, le soluzioni nuove e possibili per raggiungere ciò che desideri.

Lo schema chiave: quante cose buone pensi di “meritare”?

autostima

Alcuni autori parlano di “soglia di abbondanza” per definire il nostro limite interno, la quantità di cose buone che siamo in grado di tollerare, perché reputiamo (o meno) di meritarle. Può sembrare assurdo, al primo ascolto, eppure ha profondamente a che fare con la nostra autostima, ovvero il valore che assegniamo a noi stessi. I livelli di tolleranza di abbondanza variano da persona a persona, in base alle nostre storie, esperienze, credenze. A volte, anche chi crede di avere una spiccata autostima, nel profondo ha una soglia molto bassa di abbondanza. 

Talvolta, sotto i nostri comportamenti auto-sabotatori, c’è la nostra intima convinzione che in fin dei conti tutto questo successo, gioia, felicità, indipendenza, realizzazione, libertà – noi non ce la meritiamo! (Se questo ti risuona molto, qui trovi qualche possibile spiegazione del perché ti succeda).

Aumentare il livello di quante cose buone pensi di meritare è essenziale.

Senza questo passaggio, è probabile che boicotterai (più o meno inconsapevolmente) qualsiasi importante successo tu ottenga, semplicemente perché oltrepassa la tua soglia di tolleranza.

Controllo emozioni

Gli schemi. Perché è così difficile riconoscerli, e poi abbandonarli?

Beh, in fin dei conti li hai faticosamente costruiti in anni di allenamento (più o meno inconsapevole) e ti hanno portatə fin qui, quindi certamente hanno avuto una qualche utilità, una loro chiara funzione! Normalmente questa funzione è protettiva, adattiva per così dire: ti hanno permesso di sopravvivere, crescere nel tuo ambiente.

Di per sé non sono giusti o sbagliati. Sono stati funzionali a qualcosa.

Ma a volte capita che anche gli schemi più utili a un certo punto cessino di esserlo.

Potrebbe essere che non siano cresciuti con te e con le tue esigenze di vita, e che diventino quindi ora disfunzionali.

Questo è il momento in cui normalmente cominci ad avvertire insofferenza e insoddisfazione, quindi questo ci informa che siano create dentro di te le condizioni per abbandonarli! Per quanto possa spaventarti. Ricordiamoci che in fin dei conti erano lì a proteggerti da qualcosa. Il tuo cervello punta alla stabilità, alla prevedibilità e alla sicurezza, e percepisce ciò che è noto, per quanto spiacevole, come più sicuro, anche quando in realtà non è così. Il cervello vuole proteggerti, ed è normale avere resistenze e timori, quando si abbandonano volontariamente delle protezioni.

Ma sappi che la abbiamo innata, questa capacità, per quanto possa sembrarci difficile. Dunque ce l’hai anche tu!

Il secondo passo: cambiare gli schemi – un esercizio.

Il tuo mindset 1.0, i tuoi schemi si attivano in maniera automatica.

Interrompere questi automatismi richiede volontà. Rileggi gli avvenimenti importanti per te, alla luce delle tue reazioni. Scopri la tua narrazione personale ripensando alla tua storia e esperienze di vita. Prova a scrivere, letteralmente, i passaggi salienti della tua esistenza: fasi importanti, relazioni importanti, decisioni importanti. Cosa c’era sotto? Che tipo di dialogo interno? Di giudizio su di te? Riesci a individuare dei pattern o schemi ripetitivi? Nel modo in cui ti sei parlatə o ti parli ancora, nel modo in cui ti sei consideratə o ancora ti consideri o valuti, nel tipo di relazioni che hai avuto, comportamenti che hai agito e scelte che hai fatto?  

Comprendi quali siano i pattern di pensiero e comportamento che ti ostacolano o auto-sabotano. Cosa accade dentro di te, ad esempio, quando ti si presenta davanti una decisione che riguarda i tuoi desideri? Senti di meritarne la realizzazione? Li visualizzi, progetti, pianifichi e agisci, o tendenzialmente ti fai bloccare da tutti i potenziali ostacoli e limiti? 

Osserva il tuo modo di reagire. Come tendi a comportarti normalmente?

Se è ciò che abitualmente fai, si tratta di un automatismo. Può essere che tua mente, per proteggerti, si focalizzi sugli esiti negativi possibili e sulla fatica del percorso da affrontare.

Qualsiasi sia lo schema limitante che individuerai, prova a domandarti:

1. Come posso approcciare la situazione diversamente?
2. Quali sono le opportunità, le risorse?
3. Quali sono le possibilità? 

Per velocizzare questo processo, una strada possibile è ricevere supporto da qualcuno. La potenza del Coaching ad esempio, è proprio quella di agire sull’espansione di consapevolezze rispetto a sé, alle proprie convinzioni, ai propri schemi, i blocchi mentali, le proprie reazioni e comportamenti auto-sabotanti, ma anche alle proprie risorse, capacità e strumenti, e di mettere poi a terra queste comprensioni nella vita di tutti i giorni. Azioni concrete fin da subito, di cambiamento reale.

É l’unica strada? Ovviamente no. Tutto ciò che il coaching sblocca é già dentro di te. QuiOra. La parte difficile é accedervi senza giudizio, ma non é impossibile farlo da solə .

Il Coaching potenzia, velocizza, supporta, accompagna, ma tutto dipende comunque da te.

Osserva le tue convinzioni, su te stessə e sugli altrə, sulle cose che ti accadono, anche su queste poche righe che stai leggendo ora. Domandati: 

Sono ancora convinzioni funzionali?
Che impatto hanno sulla mia vita, oggi?

Non ti servono pozioni magiche o ricette segrete.

Muovi il primo passo.

E poi un altro.

La direzione della tua vita dipende solo da te.

ALL’ARRIVO CI SEI TU!

Ndr – se ciò che hai letto ti risuona, ma qualcosa ancora ti blocca…contattami! Posso aiutarti. 

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