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Vittima di un narcisista: perché proprio io?

Riconoscere segnali e opportunità

CoachTania

– CoachTania – 

Psicologa, Mental Green Coach, Esperta di crescita, relazioni e benessere. 

stimolo visivo

Importante: leggere prima di procedere

Questo articolo fa parte di una serie che ho intitolato “Partner narcisista o evitante: strategie efficaci per una relazione sana”.

Nessuno di questi articoli si propone di trattare dal punto di vista clinico i problemi delle persone con disturbi di personalità narcisistica, per i quali è sempre necessario l’intervento di un professionista della salute mentale come uno psicoterapeuta o uno psichiatra.

Qui puoi trovare qualche informazione per distinguere tra disturbo di personalità narcisistico (la forma più grave) e i tratti narcisisti comportamentali.

Con questo articolo l’intento è quello di aiutarti a comprendere “perché proprio tu” sia cascata nelle trappole di una relazione con un narcisista.

Voglio anche però ricordarti che se senti di subire comportamenti dannosi o addirittura pericolosi per la tua incolumità mentale o emotiva, è fondamentale che tu chieda aiuto (se non sai come fare, chiama il numero del centro antiviolenza al 1522).

Tu hai il potere, il diritto e la capacità di stare meglio.

Perché ci sono cascata?

Una delle domande che spesso mi fanno le mie clienti e pazienti quando cominciano a osservare la loro relazione con più lucidità è: “perché ci sono cascata? Sono così stupida?

No. Non è stupidità. I narcisisti fanno un’ottima prima impressione. Sembrano sicuri di sé, affascinanti e tendenzialmente estroversi. Sanno lusingare il nostro ego, trattandoci proprio come vorremmo essere trattate, facendoci sentire speciali e vincenti, soprattutto se sono belli e di successo. Normalmente il narcisista ti travolge con attenzione, affetto e adulazione. Ti mette letteralmente su un piedistallo, e finisci per credere di avere trovato proprio la tua anima gemella. Se poi la chimica sessuale sembra incredibile: cosa potrebbe andare storto?

La risposta è: quasi tutto.

Infatti, più conosciamo una persona narcisista, più emergono tratti egoisti. Il suo comportamento comincia a cambiare. Diventa critico, controllante ed emotivamente ambivalente. Comincia a inviare segnali contrastanti. Tu ti rendi conto che è sempre più centrato su se stesso, arrogante e manipolatore. Può diventare insensibile e privo di empatia, arrabbiarsi quando non ottiene ciò che vuole, applicare silenzi punitivi che ti fanno sentire rifiutata o, ancora peggio, in colpa o in difetto. Agli estremi, può diventare anche aggressivo o addirittura violento.

Perché proprio io?

Non voglio prenderti in giro. I narcisisti non sono per tutte.

È vero che possono essere convincenti e manipolatori, ma è anche vero che le loro modalità attecchiscono e riescono a funzionare sulle lunghe distanze solo con donne che hanno alcune caratteristiche, ed è proprio con quelle che stringono relazione.

Solo donne che hanno la volontà di uscire dal loro stato di dipendenza dal narcisista, possono davvero beneficiare delle informazioni che ti sto condividendo: se non hai una sufficiente volontà di stare meglio e fare un lavoro su di te, nulla di ciò che ti dirò in questo articolo potrà esserti d’aiuto.

Qui infatti parliamo anche di lui, ma soprattutto di te.

Qui di seguito trovi i 10 possibili segnali (rielaborati dal libro: Schmit, Geneviève. Il manipolatore narcisista) per aiutarti a capire se è davvero di te che stiamo parlando. Forse non ti piacerà ciò che leggerai, ma questo passaggio di consapevolezza è essenziale.

Sono davvero vittima di un narcisista?

Per prima cosa ti invito a porti 3 semplici domande:

  1. Ti senti valorizzata con lui?
  2. Ti senti davvero sicura con lui, fisicamente ed emotivamente?
  3. Riesci a proiettarti nel futuro con lui in maniera serena, tenendo conto del fatto che lui non cambierà?

Se la risposta a tutte e tre queste domande è no, probabilmente la sola via è decidere di spezzare questo legame, a prescindere dalla definizione che vogliamo dare a lui.

Nel libro di Schmit, puoi trovare anche uno schema dettagliato di alcuni possibili indicatori, che ti riporto qui per semplicità. Sei vittima di un narcisista se:

  1. dopo tanta euforia, ora avverti un profondo malessere legato alla relazione
  2. ti isoli sempre di più per concentrarti solo su di lui
  3. non ti riconosci più
  4. sei sempre più stressata, inquieta, agitata a causa della relazione
  5. calpesti troppo spesso i tuoi valori nella relazione
  6. avverti il bisogno vitale della sua presenza e, nel contempo, la temi
  7. hai perso autonomia, non riesci e non vuoi più decidere senza il suo parere
  8. tutte le vostre conversazioni girano attorno a lui
  9. lui è il tuo centro, è tutto per te, è il tuo dio
  10. hai bisogno di lui

Le caratteristiche della vittima di un narcisista

È vero che tutte possono cadere nella trappola di un narcisista, ma è anche vero che non tutte ci restano invischiate.

La vittima del narcisista ha dei tratti specifici: è una donna con una ridotta autostima, rimasta un po’ bambina da un punto di vista affettivo ed emotivo e per questo alla ricerca del “principe azzurro” che la salvi, se ne prenda cura, insomma l’uomo perfetto.

La vittima ideale di un narcisista è una donna che cerca qualcuno che la sostenga e la aiuti in un momento di profonda fragilità emotiva e a ritrovare fiducia in se stessa. Lei ha una fortissima empatia e desiderio di salvare l’altro, è soggetta a dipendenza affettiva.

Cosa significa? Che ha una necessità costante di attenzione, approvazione e affetto da parte dell’altro, al punto che il suo benessere emotivo e psicologico diventa strettamente legato alla presenza e alla disponibilità dell’altro. Teme quindi l’abbandono, la solitudine e il suo rifiuto.

Questa descrizione ti risuona? Bene, allora è da qui che devi partire.

Se cerchi tutte le risposte alla tua relazione fuori da te, perdi l’opportunità di costruirti un presente e un futuro diverso. Se:

  • sei alla ricerca di modi di far cambiare lui
  • attribuisci a lui tutte le possibili cause e quindi soluzioni
  • ti racconti che “la mia vita è stata così difficile che è ovvio e normale che non possa cambiare le cose”

allora ti condanni a una posizione di impotenza che impedisce un reale cambiamento positivo per te.

La soluzione non si trova nel passato, ma nel tuo presente e nel tuo futuro. In te.

Il narcisista senza di te non esiste

È importante dunque, prenderti le tue responsabilità sia rispetto a te stessa, che alla relazione e capire che tu fai parte integrante della dinamica. Non esiste un “partner” narcisista senza una “partner “ vittima: i due ruoli funzionano insieme, in risonanza.

Cosa significa?

Che il tuo comportamento ha un impatto diretto su di lui, non solo il contrario. Le vostre azioni e reazioni sono concatenate. Lui sa cosa ti farà reagire perché gli hai permesso di conoscerti molto bene. Tu ti fai travolgere dalla tua confusione emotiva e subisci le sue manipolazioni.

E per quanto possa sembrarti strano, questa è una splendida notizia in realtà, perché significa che tu hai il potere di cambiare le cose.

La maggior parte delle vittime di narcisisti che ne diventano consapevoli, sa che ha ignorato i segnali di allarme. Sa che ha trovato un qualche valido motivo per proseguire nella relazione nonostante i segnali (cose come ”con me cambierà”; oppure “ho troppo bisogno di lui”…). Questo però ci dice anche che esista un modo per non perpetrare questo errore.

Spesso e fortunatamente infatti, arriva il momento della relazione in cui si comincia a capire come stanno realmente le cose. Superato lo shock iniziale, si comincia a vedere e riconoscere quando lui prova a manipolarci, quando ci mente, quando ci svaluta volontariamente. Addirittura si comincia ad anticipare le sue mosse, ciò che dirà.

Si smette di credere a una immagine, si comincia a guardare la realtà, per quanto dolorosamente. Non ci si sente però ancora abbastanza forti per lasciarlo e lo si tiene accanto perché ancora si avverte il suo potere su di noi.

Se questo è il momento in cui ti trovi, sappi che è da qui che comincia il tuo percorso di liberazione. Allora la migliore (e forse più difficile) domanda da porti adesso è:

Che cosa c’è in me che attira e trattiene il narcisista”?

E poi ancora: “cosa dentro di me mi fa cadere e restare nelle trappole tese da lui?”.

Insomma, parti da te.

In uno dei prossimi articoli della serie, ti proporrò alcuni semplici esercizi per cominciare a muovere i primi passi di consapevolezza per iniziare a uscire da questa situazione di dipendenza e stallo.

Cosa fare quando ti senti in colpa per aver scelto un partner narcisista

Anche questa è una domanda che mi rivolgono spesso. Soprattutto donne che scoprono troppo tardi di avere sposato un narcisista, o con cui hanno fatto dei figli. Donne che – come ci siamo dette – sanno che hanno ignorato in qualche modo i segnali.

La colpa è un sentimento dominante in queste situazioni e ci impedisce ulteriormente di essere lucide.

Rompere una relazione come questa può non essere semplice e allora, anziché concentrarci su come venirne fuori, si finisce per auto condannarci per una decisione presa in passato. Reiterandola nel presente. Sentendoci ancora più inadeguate e insicure.

Così ci aggrappiamo alla speranza che il narcisismo del partner sia una sorta di immaturità, che magari supererà con il tempo o grazie alle nostre cure.

Finiamo per sperare che, aiutandolo a essere più consapevole del problema, lui si convinca a cambiare, magari decidendo anche di chiedere l’aiuto di un professionista (psicologo o psicoterapeuta).

Le cose peggiorano se ci siamo convinte che tanto saremo sempre e irrimediabilmente attratte da uomini narcisisti. Ci frustrano, si, ma non riusciamo a trovare in alcun modo attraenti uomini con cui ci sarebbe più semplice costruire una relazione sana ed equilibrata.

In questi casi, siamo destinate a una relazione o a un matrimonio, dunque a una vita miserabile?

Gli studi* ci dicono che la risposta è no. È vero che a volte la sola via d’uscita è abbandonare la relazione, specie con partner con una personalità narcisistica conclamata. Ma possono esserci dei passaggi intermedi da tentare prima, specie con partner che manifestano solo dei tratti.

Uno di questi passaggi prevede di provare a gestire un partner narcisista, in maniera diversa da come facciamo oggi (ovvero subendolo). Possiamo provare ad agire in modo diverso per vedere se si genera un effetto diverso, (bada bene, provare), ma serve da parte nostra un comportamento diverso da quello che stiamo portando avanti oggi.

Nel prossimo articolo ti spiegherò come, modificando il nostro modo di guardare alla situazione, e di riflesso di porci in relazione e di comunicare, possiamo generare un cambiamento: prima di tutto in noi, e – forse – anche nella nostra relazione.

E se questo non avvenisse, un nostro nuovo modo di comportarci, può essere comunque il primo passo per riuscire a uscire dalla relazione.

Ricorda che questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.

Se senti che a causa della relazione la tua salute mentale è compromessa, o ti senti in pericolo da un punto di vista emotivo, psichico o fisico, chiedi immediatamente aiuto (ad esempio chiama il 1522 numero del centro antiviolenza).

Se non avverti un reale pericolo per te, ma senti il bisogno di cambiare comunque le sorti della tua attuale relazione, e della tua vita, sappi che c’è molto che puoi fare. La prima cosa è concentrarti sull’auto consapevolezza e sulle decisioni che influenzano direttamente il tuo benessere. Se non sai da dove cominciare: contattami.

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